di Caterina Mellusi (3M)

 

Un giorno due amici decisero di partire per non si sa dove, avventurandosi nelle parti più sconosciute del mondo. Dopo giorni di viaggio finirono in un luogo bizzarro, infatti era presente una raffineria accanto a un castello medievale; era qualcosa che non avevano mai visto.

Uno dei due, il più anziano, era zoppo e per la stanchezza decise di sedersi su una panchina blu. Lasciò il bastone che lo aiutava a camminare, però esso non cadde, rimase in equilibrio. Una volta seduto, inclinò un po’ la testa e gli cadde fra le braccia. Subito divenne una statua.

L’altro amico, quando si accorse di quanto successo, era molto spaventato, si girò dall’altra parte e vide il cielo diventare di un colore cupo e la statua di un uomo. Da lì realizzò che quel luogo pietrificava le persone. Improvvisamente, davanti a lui comparve una scatoletta colorata. La prese e cominciò a ricordare tutti i suoi momenti più belli: da quando da piccolo visitò la Grecia ricca di templi e si appassionò alla storia classica, a quando praticava il pugilato, che lo faceva sentire spensierato, ma purtroppo dovette smettere con l’avanzare dell’età. Dai suoi occhi uscì una lacrima che lo fece trasformare in una colonna con un tirapugni al posto della testa. Dopo ciò il cielo si aprì e divenne azzurro con il sole alto che splendeva. In lontananza si potevano scorgere altre persone in arrivo: la storia si ripeteva.