di Mariele Celi e Gabriele Di Pietro

MESSINA. Non solo calcio, basket e pallavolo. Alla scuola Boer Verona Trento si praticano molti sport, anche meno popolari, come il tiro con l’arco, la boxe e il tennis. Ma cosa si sa su queste pratiche meno conosciute? Molto, grazie agli studenti dell’istituto che si allenano.

Raffaele Merola, studente della 3M, ad esempio, pratica la boxe, che consiste in un incontro con un avversario su un ring e al suono della campanella combattere contro di lui. In questo sport sono ammessi soltanto pugni, purché non siano nei reni o sotto la cintura, fin quando l’arbitro dice stop. Il match si può vincere per K.O., per K.O. tecnico o per punti: il K.O. è quando l’avversario dopo essere caduto a terra non si rialza più; il K.O. tecnico, invece, è quando l’arbitro ferma il combattimento e dichiara che l’avversario non è più in grado di continuare. I punti, invece, vengono assegnati in questo modo: il vincitore di una ripresa vince 10 punti; il perdente acquista 9 punti. Ma una ripresa può anche essere considerata nulla, e in questo caso i due pugili ottengono entrambi 10 punti.

Un altro sport che viene praticato è il tiro con l’arco. Lo studente Federico Nobile, che frequenta la stessa classe di Raffaele, ha raccontato il funzionamento di questo sport. Ci sono tre tipi di arco: arco olimpico, arco compound e arco tradizionale, che vengono utilizzati per tre tipi di tiro, ovvero tiro terrestre, tiro navale e tiro aereonautico. Inoltre, ci sono tre tipi di stagioni: indoor, outdoor e campagna. Nella stagione indoor per ogni gara ci sono 20 volè da 3 frecce; in outdoor sei frecce per 24 vale e la stessa cosa per la stagione in campagna. Per tirare, nel campagna e nell’outdoor, l’atleta ha cinque minuti per esaurire i tentavi; invece, nell’indoor l’atleta ha 3 minuti. Le competizioni si svolgono a turni da 2. In un paglione si hanno massimo quattro persone e vengono numerate in A, B, C e D: in un turno tirano A e B, mentre nell’altro C e D.

Infine, Lorenzo Brancato e Marco Cangelosi, sempre della 3M, praticano il tennis, uno sport che si svolge in un campo rettangolare e a cui si può giocare in due o in quattro, a punti, game e set. Nel singolo non si possono utilizzare i corridoi (dei rettangoli che corrono lungo i lati maggiori del campo); al contrario, quando si gioca in doppio si usa tutto il campo. Ci sono tre colpi principali: il dritto, il rovescio e la battuta. Poi, ci sono anche dei colpi che vengono usati occasionalmente, come la volè e lo smash. Una cosa molto importante: la palla non può toccare il corpo, altrimenti il punto viene segnato all’avversario. Una partita di tennis è composta da punti, game e set. Un set è composto da un numero di game (un minimo di sei), che a loro volta sono composti da punti. Il primo giocatore a conquistare 6 game vince il set, con un margine di almeno 2 game sull’avversario (es. 6–3 o 7–5). Se il set è in parità e si sono raggiunti 6 game ciascuno, di solito viene giocato uno spareggio per decidere il set. Per vincere una partita un giocatore o una squadra devono vincere la maggior parte dei set. Le partite utilizzano il formato al meglio delle tre (vincere due set) o al meglio delle cinque (vincere tre set).

Un altro sport poco diffuso è l’hockey, di questo ne ha parlato Giovanni Bucca.

“In Italia sono praticati tre tipi di hockey, ovvero quello sul ghiaccio, in line e prato – spiega Giovanni – La formazione è composta da due attacanti, due difensori e il portiere. A Messina si trova la sede sportiva Palamerlino. Una partita è composta da due tempi da venti minuti ciascuno. Si tratta di uno sport in cui si utilizza molto il fisico e si gioca con la stecca e il disco. Il campo è ampio 60 per 40 metri, mentre il pavimento può essre di parquet, cemento o piatrelle, o ghiaccio”, conclude.